TUTTE LE SFUMATURE DEL PORTONE, TRA LUCE E MATERIA
La chiusura da garage è spesso la superficie più ampia della facciata. Per questo, scegliere il colore giusto significa agire sul linguaggio dell’edificio: armonie, contrasti, profondità e percezione cambiano in base alla tonalità e alla finitura. Un’opportunità progettuale che permette di rendere ancora più interessante e prezioso il profilo della propria casa.
Ogni edificio ha un tono, un equilibrio visivo che si costruisce attraverso proporzioni, materiali e – soprattutto – colori. La facciata è infatti il biglietto da visita della casa e il portone da garage ne rappresenta una parte rilevante, sia in termini di superficie che di impatto estetico.
Proprio per questo, la scelta cromatica del manto non può essere lasciata al caso, bensì rappresenta una decisione progettuale precisa.
I colori chiari tendono ad allargare visivamente lo spazio, quelli scuri o intensi lo rendono invece più compatto e deciso. Progettare il colore significa quindi lavorare anche e soprattutto sulla profondità, sulla proporzione e sul ritmo visivo. Un’occasione per rafforzare lo stile dell’intera facciata o per creare contrasti originali e distintivi.
A ogni colore la sua texture
Non solo pigmento, nella progettazione di design come nell’arte, il colore si lega a doppio filo con la matericità della superficie. Un esempio? Il grigio satinato trasmette sensazioni molto diverse dalla medesima cromia in versione opaca o ruvida; allo stesso modo, il bianco liscio riflette la luce, mentre le superfici soft-touch la assorbono.
Ecco perché occorre ragionare in termini di texture, riflessione, assorbenza e coerenza con gli altri materiali di facciata, come pietra, legno, intonaco e metallo. Per chi progetta, questo significa che ogni tinta diventa l’interprete di una specifica sensazione visiva e tattile che si desidera generare.
In questo senso, il portone può creare continuità (quando riprende le texture della casa), oppure elemento in controtendenza, capace di rompere volutamente il ritmo per attirare l’attenzione.
Un ruolo centrale viene poi giocato dall’interazione con il paesaggio e la luce: alcune finiture variano aspetto nel corso della giornata o della stagione, reagendo dinamicamente ai raggi solari e creando effetti sempre diversi e altamente scenografici.
🔗 ALU LINE: IL PORTONE CHE CAMBIA CON LA LUCEApplicate ai portoni vetrati della Alu Line, le esclusive finiture iridescenti Breda offrono un effetto cangiante che varia in base all’inclinazione della luce. Il manto del portone si trasforma passando da sfumature fredde a toni più caldi, partendo da tonalità ricercate come l’azzurro perlato, il rame rosa o il viola cangiante.
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A tutto colore, anche al buio
Di giorno, è la luce naturale a definire il portone, ma la sera tutto cambia. Integrare alla chiusura sezionale un sistema di illuminazione può aiutare a valorizzarne il disegno, migliorare l’estetica notturna della facciata e – non meno importante – aumentare anche la sicurezza.
Luci perimetrali, sistemi RGB dinamici, accensioni automatiche o decorative: sono tutti elementi che un tempo erano considerati superflui e che oggi diventano parte integrante della progettazione più evoluta. Una fascia LED colorata, se ben dosata, può infatti sottolineare il disegno del manto, cambiarne a piacere le tonalità o creare scenari luminosi in abbinamento con le luci esterne della casa.
🔗 LA LUCE TRA TECNICA ED… EMOZIONEEmotional Light è il sistema di LED progettato da Breda che illumina il perimetro del sezionale, con possibilità di regolazione per colore, intensità e modalità di attivazione. Le fasce luminose possono essere posizionate su tutto il profilo o solo in punti strategici, anche su portoni già installati, e possono essere completate con il dettaglio della maniglia luminosa coordinata. La soluzione discreta ed efficace, che contribuisce a definire l’ingresso anche nelle ore serali, rendendolo unico, visibile e sempre coerente con il contesto architettonico dell’edificio.
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