Bonus Barriere Architettoniche: Cambiamenti del 2024

L’anno 2024 porta con sé significative modifiche al bonus del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. Questi cambiamenti, dettati dal Decreto “Superbonus” (Decreto Legge 212/2023), limitano la portata della detrazione, generando reazioni contrastanti tra gli addetti ai lavori.

Siamo, comunque, in attesa di informazioni certe, che si avranno dopo la conversione in legge del decreto in oggetto e che potrebbero portare ad evenutali ulteriori variazioni.

 

1. NUOVI LIMITI E FOCUS SUGLI INTERVENTI:

Il Decreto Legge 212/2023 introduce restrizioni chiare. Dal 30 dicembre 2023, il bonus del 75% si applicherà esclusivamente agli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche come scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Tale restrizione, tuttavia, esclude porte, finestre e l’automazione degli impianti.

Motivazioni:

– L’obiettivo è prevenire comportamenti opportunistici.

– Gli addetti ai lavori esprimono perplessità su questi limiti.

 

2. REQUISITI E ASSEVERAZIONI TECNICHE:

Per ottenere il bonus, gli interventi devono rispettare i requisiti stabiliti dal DM 236/1989. Nel 2024, tali requisiti devono risultare da asseverazioni rilasciate da tecnici abilitati.

 

3. NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO:

Dal 30 dicembre 2023, per beneficiare del bonus, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, introducendo un maggiore livello di tracciabilità.

 

4. LIMITI DI SPESA E PERIODO DI DETRAZIONE:

Nonostante i cambiamenti, i limiti di spesa rimangono invariati:

– 50.000 euro per edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti.

– 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità per edifici da due a otto unità.

– 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità per edifici con più di otto unità.

Il periodo di detrazione resta fino al 31 dicembre 2025, con una ripartizione in cinque rate annuali.

 

5. LIMITAZIONI ALLA CESSIONE DEL CREDITO E SCONTO IN FATTURA:

Il decreto impone limiti alla possibilità di usufruire del bonus sotto forma di sconto in fattura e cessione del credito. Dal 1° gennaio 2024, l’unico modo di ottenere il bonus è tramite detrazione Irpef, tranne per alcune eccezioni specifiche.

– Eccezioni:

– Parti comuni dei condomini a prevalente destinazione abitativa.

– Unità immobiliari con reddito inferiore a 15.000 euro o con disabile nel nucleo familiare.

 

6. PERIODO TRANSITORIO:

Il decreto tutela coloro che avevano già programmato interventi entro il 30 dicembre 2023, a condizione che siano state rispettate alcune condizioni, come la richiesta del titolo abilitativo o l’inizio dei lavori.

 

7. REAZIONI DEGLI ADDETTI AI LAVORI:

Le modifiche non sono state ben accolte da FederlegnoArredo, Unicmi e CNI, che hanno espresso perplessità e critiche riguardo alla limitazione degli interventi agevolati e allo stop a sconto in fattura e cessione del credito.

In conclusione, il panorama del bonus barriere architettoniche nel 2024 si presenta con nuove sfide e limiti, suscitando dibattiti sul reale impatto di tali cambiamenti sul settore delle costruzioni e sulla facilità d’accesso agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

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